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IL CASTELLO IMBIANCATO |
Calascio, 18 gennaio 2021 - Cari lettori, oggi dopo tanto torno a raccontarvi di una nuova emozione abruzzese!
In questo periodo è davvero difficile riuscire a visitare luoghi, spostarsi con tranquillità, pianificare... ed è forse per questo che ho apprezzato ancora di più l'esperienza di cui vi parlerò di seguito. Dopo più di un anno sono tornata a Rocca Calascio, uno dei simboli d'Abruzzo, sicuramente tra le mete più conosciute e frequentate qui, ma che forse in pochi hanno avuto la fortuna di visitare d'inverno, quando un manto bianco le fa da coperta, rendendola ancora più surreale e fiabesca di quanto già non sia. Come sicuramente ricorderete dai miei articoli precedenti, io stessa vi ero stata diverse volte, ma mai in questo periodo e credetemi, è come visitare un luogo mai visto prima.
Quando ho cominciato a salire, dall'antico borgo medievale ai piedi del castello fino alla Rocca, è stato come entrare in un’altra dimensione la neve, il silenzio rafforzavano quella sensazione di ritorno al passato ed i panorami fatti di catene rocciose e distese imbiancate creavano allo stesso tempo un effetto di meraviglia e smarrimento. A guidarmi era il "tempietto" di Santa Maria della Pietà e appena dietro l'imponente catena del Gran Sasso, che scorgevo in fondo al sentiero, quello che sale di fianco al castello.
Ma quando sono arrivata in cima è arrivata l'emozione più forte, mi sentivo davvero come se avessi conquistato una vetta per la prima volta, ero solo io, la Rocca e quell’irreale silenzio rotto dal mio respiro che si liberava nell’aria, fino a sfiorare le vette all'orizzonte.
Eugenia Casamassima |
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